uno spettacolo ideato e costruito
da Piermario Vescovo - Antonella Zaggia
collaborazione all’allestimento Michela Degano

con
Silvia Brotto
Maddalena Donà
Manuela Muffatto
Marika Tesser
Antonella Zaggia

L’Augellino belverde è una sorta di “fiaba di formazione”, che ha al centro il percorso dei gemelli “bastardi” Renzo e Barbarina, figli del re Tartaglia e della regina Ninetta, che lasciano la casa dei genitori adottivi, Truffaldino e Smeraldina, ritrovando sé stessi. Rivisitazione dell’infanzia, in forma oppressiva e spaventosa, e liberazione dai malefici, come per il re di Terradombra, trasformato in augellino. Per i suoi colori grotteschi ed estremi (la figura della madre degenere Tartagliona, che raddoppia il personaggio di Tartaglia), per il grado di commistione tra farsa e tragedia, tra maschere della commedia dell’arte e trama “filosofica”, si tratta non solo di uno dei capolavori della massima stagione del teatro veneziano, ma della cultura europea del suo tempo, tra luce e tenebre, tra fantasia e ragione.
Questo allestimento in dimensioni “cameristiche” è stato realizzato in occasione del terzo centenario della nascita di Carlo Gozzi.
L’organico è formato da cinque attricimanovratrici che muovono i burattini e agiscono “a vista”, secondo una tipologia mista di “teatro di figura” e “teatro di persona”.

 

durata 1 ora e 30 minuti

finanziato dalla REGIONE DEL VENETO
nell’ambito del programma regionale per la promozione
dei GRANDI EVENTI / “CARLO GOZZI 1720-2020”