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13-14-15-16-17-18 Gennaio

regia Armando Pugliese

Informazioni / cast

La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA
di Eduardo De Filippo
(liberamente tratta dalla commedia “La fortuna si diverte” di Athos Setti)
con Luca De Filippo, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo
e (in ordine alfabetico)
Giovanni Allocca, Carmen Annibale, Gianni Cannavacciuolo, Viola Forestiero, Paola Fulciniti

regia Armando Pugliese
scene Bruno Buonincontri
costumi Silvia Polidori
musiche Nicola Piovani
luci Stefano Stacchini

Elledieffe srl

Personaggi ed Interpreti:
Filomena Grifone Carolina Rosi
Gina Grifone, sua figlia Viola Forestiero
Carolina Paola Fuliciniti
Arturo Grifone, figlio di Filomena Giovanni Allocca
Pasquale Grifone, marito di Filomena Luca De Filippo
Sciuscella, Grazone Nicola Di Pinto
Giovanni, cameriere Gianni Cannavacciuolo
Assunta, cameriera Carmen Annibale
Jack, giovane americano Massimo De Matteo
Medico Nicola Di Pinto

regia Armando Pugliese
scene Bruno Buonincontri
costumi Silvia Polidori
musiche Nicola Piovani
luci Stefano Stacchini

aiuto regia Norma Martelli aiuto scene Raffaella Giraldi aiuto costumi Emanuela Velardo
direttore di scena Ivan De Paola macchinista Francesco Scognamiglio
datore luci Danilo Cencelli sarta Pina Sorrentino
scene Maestri di Scena costumi Sartoria Farani calzature Pompei parrucche Rocchetti & Rocchetti
materiale elettrico Ifet trasporti Move & Show Service Futura
grafica ArkÄ progetto web Angelo CannatÅ
segreteria di produzione Deborah Frate Sabrina Competiello
produzione e amministrazione Alessandro Mattias organizzazione Ornella Vannetti

Dopo  il  lavoro  degli  ultimi  anni,  durante  i  quali  ‚  stato  realizzato  un  puntuale  approfondimento  sulla  drammaturgia di Eduardo del primo dopoguerra, con Sogno di una notte di mezza sbornia la Compagnia  di Teatro di Luca De Filippo propone un nuovo progetto, questa volta specificatamente  tematico, sui testi di  Eduardo,  in  un  percorso  che  porterƒ  successivamente  all’allestimento  di  “Non  ti pago”,  che  lo  stesso Eduardo definisce “una commedia molto comica che secondo me ‚ la piƒ tragica che io abbia scritto” .
Infatti “Sogno di una notte di mezza sbornia” – scritta da Eduardo nel 1936- ne ‚ il prologo naturale: si parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’ umanitƒ dolente, che solo in questo modo ha la capacitƒ di pensare a un futuro migliore per sopravvivere al proprio presente.
Questa commedia  fu tratta da “La fortuna si diverte”, scritta da Athos Setti nel 1933 per la scena toscana; fu poi rappresentata nel 1934 da Ettore Petrolini in romanesco con il titolo “La fortuna di Cec‚” e da Angelo Musco in siciliano come “La Profezia di Dante” per arrivare nel ’37 al Teatro Umoristico dei De Filippo col  titolo e l’adattamento che conosciamo, con numerose riprese durante le varie stagioni dato lo straordinario successo  riscontrato.  La commedia  fu  valutata  dalle  recensioni  dell’epoca  tra  le  pi†  esilaranti  che  la compagnia Umoristica “I De Filippo” abbia mai messo in scena.

“…Attraverso questo lavoro Eduardo ha l’opportunit† di indagare profondamente sui linguaggi, le forme, i ritmi  teatrali,  […]  di  fare  propria  una  commedia scritta  da  altri  restituendo  alla  collettivit†  teatrale  la  sua  identità† di artista e di creatore.” (R. De Simone) Utilizzando  lo  stile  comico, a  volte  grottesco  fino  a  pervenire  alla  farsa,  Eduardo  combina  la forma  della classica e antica tradizione teatrale napoletana con le tematiche che saranno sviluppate appieno nelle sue commedie successive. Al centro di “Sogno di una notte di mezza sbornia” c’‚ dunque il popolare gioco del lotto, dove per‡ qui la scommessa si pone fra la vita e la morte e i rapporti sono fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti.
Nello sviluppo della commedia ‚ inoltre presenza sostanziale la comunitƒ dei familiari e degli amici, stretta intorno al protagonista ed al suo dramma forse pi† per egoistico interesse personale che per solidarietƒà e sostegno, una comunitƒ grazie alla quale Eduardo pu‡ declinare il carattere corale e sfaccettato della sua drammaturgia.
E poi, soprattutto, c’‚ il finale che non chiude, ma rilancia una sorpresa che non si consuma mai, fra gioco dell’esistenza e gioco della scena. Ancora una volta Eduardo, in modo ironico e intelligente, pungente e raffinato, ci propone un’occasione di riflessione sul nostro modo di stare al mondo.

Breve sinossi
A  Pasquale  Grifone,  un  povero  facchino,  piace  alzare  il  gomito  e  quando  beve  fa  sogni  strani,  cosˆì  da ricevere la “visita” di Dante Alighieri, del quale gli era stato regalato un busto in gesso. Il Poeta suggerisce all’uomo quattro numeri da giocare al lotto, sottolineando per‡ che essi rappresentano anche la data e l’ora  della sua morte. Di lˆ a poco, la quaterna esce e Pasquale  vince una forte somma di denaro; la famiglia si adatta prestissimo alle nuove condizioni e nessuno si preoccupa della crescente disperazione del povero Pasquale, terrorizzato dalla sua “imminente” morte, cercano anzi di convincerlo del fatto che si tratti solo di  una sciocca superstizione. Il giorno annunciato per‡ la famiglia si veste a lutto: tutti, ormai, sono convinti che quelli  siano  gli  ultimi momenti  di  vita  dell’uomo ma quando  il  pericolo  sembra  ormai  scongiurato  un colpo di scena riapre il gioco…

DURATA SPETTACOLO

2 ore e 15 minuti
compreso l’intervallo