Caricamento Eventi
Acquista online

 

Dal 25 al 28 settembre ore 21.00 / Teatro Nuovo Verona

Carlo Goldoni

L’incognita

con

Manuela Muffatto, Federica Mulas, Bianca Padoin,

Marika Tesser, Antonella Zaggia, Francesca Zava

e la partecipazione di Eleonora Ruzza

Uno spettacolo ideato e costruito da

Piermario Vescovo – Antonella Zaggia

luci Nicola Fasoli

sartoria Caterina Volpato

Produzione

Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona

Centro Teatrale Da Ponte

Con una formula già sperimentata nelle nostre precedenti realizzazioni – per il Teatro Stabile di Verona, Titus e Racconto d’inverno di William Shakespeare – anche questo spettacolo unisce teatro di persona e teatro di figura, con un cast interamente al femminile.

La proposta riguarda una commedia di Carlo Goldoni praticamente sconosciuta, L’incognita. Essa appartiene alla stagione delle “sedici commedie nuove” (1750-51) e rappresenta senz’altro il culmine del procedimento romanzesco in Goldoni, caratterizzante nel periodo della concorrenza con l’abate Pietro Chiari, che metteva allora in scena, peraltro “a puntate”, proprio i romanzi di Marivaux e Fielding.

Il rapporto di Goldoni col romanzo a lui contemporaneo è stato messo in luce ed indagato negli ultimi anni, soprattutto da parte di studiosi giovani, contro i luoghi comuni imperanti sul commediografo, ma risulta sostanzialmente ignorato dalla scena. Ma Goldoni recupera qui, di più, gli intrecci romanzeschi del teatro del secolo a lui precedente, utilizzando anche Lelio bandito (1624) di Giovan Battista Andreini, con un personaggio omonimo, qui figlio degenere e spericolato di Pantalone, e un’ambientazione ad Aversa, nel Regno di Napoli, ripresa proprio da quella “tragicommedia boschereccia”.

Ecco una commedia in cui l’azione procede rapida come un ideale piano-sequenza continuato, con luoghi che entrano l’uno nell’altro, si modificano e si sospendono, tra realtà (quella degli attori che fingono) e finzione (quella dei personaggi che si devono credere veri). Ventiquattro ore – da un’alba a un tramonto –stipate di accadimenti fino all’inverosimile, che – come osservano gli stessi personaggi – sembrano degni un romanzo, dal quale si potrebbe eventualmente ricavare una commedia.

La storia appare tanto falsa, rocambolesca, densa di fatti e situazioni, da sembrare più adatta a burattini che ad esseri umani. Ma in realtà, come sappiamo, la dimensione romantica è tessuta di menzogna, mentre il romanzesco rivela la verità, come ci dicono le donne che si scoprono sotto le vesti di manovratrici di fantocci.

 

Biglietti 

BIGLIETTO UNICO INTERO € 12,00 (acquistabile in teatro, online e presso box office)

RIDUZIONI (acquistabili solo in teatro)

€ 10,00 abbonati alle stagioni Grande Teatro e Divertiamoci a teatro, Ippogrifo Guide, Verona Card

€ 6,00 allievi della Scuola di Teatro

€ 3.00 Studenti Esu