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14 maggio ore 19.00 / Piccolo Teatro di Giulietta

Il carteggio Vladimir Majakovskij – Lili Brik: l’atteso reading della rassegna Lettere d’Amore andrà in scena martedì 14 maggio 2019 alle ore 19 al Foyer del Teatro Nuovo. Letture e regia di Rossana Valier e Paolo Valerio, introduce Stefano Aloe dell’Università di Verona.

Vladimir Majakovskij conosce Lili Brik a fine luglio 1915, quando, nel suo salotto, legge la tragedia in versi La nuvola in calzoni. Sono giovanissimi: il poeta ha ventidue anni, l’affascinante padrona di casa dai grandi occhi castani ventitré ed è già sposata con il giurista Osip Brik. Da quel primo incontro nasce un folgorante delirio amoroso che durerà per quindici anni e cambierà la vita dei tre protagonisti. Non un semplice innamoramento, scriverà Lili, ma “un’autentica aggressione”. Un amore difficile, ma non ostacolato dal terzo incomodo tradito: Lili non vuole mentire a Osip, anch’egli del resto abbagliato dal genio poetico e rivoluzionario di Majakovskij. Così, la giovane “femme fatale”, il marito e il poeta trovano un equilibrio sentimentale e domestico e diventano inseparabili.
Una relazione che comprenderà conflitti, crisi, tradimenti, ritorni, testimoniati dalla corrispondenza. Che è del tutto sorprendente. Il monumentale Majakovskij infatti, che sosterà da gigantesca statua del regime sulle piazze russe, si identifica con un cucciolo, si firma disegnando cagnolini, risultando, nella professione del suo amore, persino infantile. Certo volutamente. Non gli importa infatti delle lettere: esse non sono per lui un genere pseudoletterario di cui lasciar traccia (come per molti suoi colleghi contemporanei), ma un semplice mezzo di comunicazione. Tant’è che quando vuol fare altro nella lettera o alzarla di livello, scrive una poesia, come si evince dai titoli di alcune di esse: “Lilička! Al posto di una lettera” oppure “Lettera al compagno Kostrov sulla sostanza dell’amore” e ancora “Lettera a Tat’jana Jakovleva”.
Molto diverso da quelli che ci hanno sin qui accompagnato, il valore di questo carteggio risiede dunque nel farci scoprire la vita vera, interiore e non, di questi protagonisti del XX secolo, oltre le facili mitizzazioni e le mistificazioni postume. Il rivoluzionario disilluso che si spara scrive alla rivoluzionaria fuori, ma borghesissima dentro Lili. E nella missiva centrale, la più importante, che parla della possibilità di amare nella libertà da dogmi o da costrizioni convenzionali, ogni rivoluzione pare tradursi in un tolstojano e universalizzante messaggio: l’amore è il cuore di tutte le cose.(Rossana Valier)

A cura del Teatro Stabile di Verona e Juliet Club. Patrocinio Comune di Verona

Ingresso € 3.00