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1-2-3 settembre / Teatro Romano Verona

ILIADE di Omero

nella riscrittura di Alessandro Baricco 

uno spettacolo di Alberto Rizzi 

con  

Natalino Balasso  

e con 

Luca Boscolo 

Marta Cortellazzo Wiel 

Diego Facciotti 

Chiara Mascalzoni 

Chiara Pellegrin 

Pietro Traldi 

 

Disegno luci Manuel Garzetta

Fonico Matteo Chiochetta

Coordinamento tecnico Nicola Fasoli

Sarta Michela Toffali

Assistente alla regia Pietro Mascalzoni

Comunicazione Barbara Baldo

Scene, costumi e regia Alberto Rizzi

produzione 

Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona 

Estate Teatrale Veronese

 

La guerra è un’ossessione dei vecchi

che mandano i giovani a combatterla

Alessandro Baricco

Omero, Iliade

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EROI SENZA DEI

Note di Regia

L’ILIADE è il romanzo fondante del mondo greco e di quei popoli che dai greci hanno imparato a pensare, governare, filosofare. Eppure, dice Baricco, tutto è iniziato in un giorno di violenza. Il mondo è la guerra, ovunque si guardi c’è un esercito, un accampamento, un assalto, un assedio.

Non è il tempo degli uomini, è il tempo degli eroi. Guerrieri che affrontano il campo di battaglia come se fossero dei, e proprio per questi senza i veri dei. Che Baricco toglie dal campo, lasciando gli uomini soli, orfani e trasformando l’epica in dramma privato, quotidiano.

Da qui viene l’idea di ambientare lo spettacolo in una cucina, eterno regno del fuoco e delle fiamme, dove si mangia e dove si viene mangiati, dove si litiga e si fa anche convivio. Amore e guerra. Il più antico, il più potente dei topos letterari, che attraversa tutto l’occidente da Omero a Tolstoj.

Portare in scena oggi l’ILIADE significa ancora una volta leggere il presente, la guerra mostruosa che ruggisce anche oggi nelle nostre orecchie.

Alberto Rizzi

 

METTERE IN ATTO OMERO

Note di Produzione

Siamo lieti di essere produttori, per la programmazione classica dell’Estate Teatrale Veronese, di questa ILIADE, operazione di interrogazione moderna, per una classicità nostra contemporanea.

Gli adattamenti teatrali dei poemi omerici risalgono a tempi antichissimi. Nell’Ars poetica Orazio parla di “mettere in atto” Omero, definizione a tutt’oggi insuperata, perché pone al centro l’azione teatrale che scaturisce dalle parole.

Questo perché l’Iliade è un poema di voci, di uomini e donne agenti, dove Omero si fa, via via, ciascuno di essi. Piermario Vescovo Direttore artistico Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona

Piermario Vescovo

Direttore Artistico

Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona