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giovedì 14 Febbraio ore 18:00  

Incontro con la compagnia 

Piccolo Teatro di Giulietta – Foyer del Teatro Nuovo

Ingresso gratuito

 

DON CHISCIOTTE

12, 13, 14, 15, 16 Febbraio ore 20:45 | 17 Febbraio ore 16:00

Alessio Boni e Serra Yilmaz 

con Marcello Prayer  , Francesco Meoni, Pietro Faiella, Liliana Massari, Elena Nico

adattamento di FRANCESCO NICCOLINI |liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra |drammaturgia di Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer e Francesco Niccolini | regia Alessio Boni, Roberto Aldorasi e Marcello Prayer | scene Massimo Troncanetti | Costumi Francesco Esposito | Luci Davide Scognamiglio | Musiche Francesco Forni

Produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo

in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana

 

Chi è pazzo? Chi è normale?

Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici.

La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani.

L’animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L’uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire?

Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l’ha reso immortale.

È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole pre-determinate che, a loro volta, ci determinano? Gli uomini che, nel corso dei secoli, hanno osato svincolarsi da questa rete – avvalendosi del sogno, della fantasia, dell’immaginazione – sono stati spesso considerati “pazzi”. Salvo poi venir riabilitati dalla Storia stessa. Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no, Don Chisciotte.

Alessio Boni

INFO
tel. 0458006100
www.ilgrandeteatro.comune.verona.it
www.teatronuovoverona.it